La Lepintours & Marocco è agenzia viaggi dal 1965 e in questi decenni di intensa attività ha avuto al suo fi anco sempre i migliori partners. In particolare con Viaggidea è riuscita nell'intento di appagare tutte le aspettative dei grandi viaggiatori, a cominciare dallo studio dell'itinerario fino alla sua realizzazione in un crescendo di emozioni e suggestioni che solo un certo genere di viaggi riesce a trasmettere. Vorremmo, con le foto ed il racconto che segue, farvi partecipare a queste sensazioni attraverso gli occhi e il cuore di uno dei nostri tanti voyager che si sono affi dati alla nostra esperienza e professionalità.
Il mondo in un solo paese. Queste paroleriescono a sintetizzare un racconto che mai renderà giustizia alle bellezze di questa terra. Scegliere un tour Voyager di Viaggidea, vuol dire cura nei minimi dettagli dei vari aspetti del viaggio, dalla scelta degli hotel, ai ristoranti fi no alle singole guide, che riescono con la loro esperienza a trasmettere il giusto valore a chi intraprende questo viaggio. Le emozioni di questo tour inziano durante il volo che da Londra ci porta a Cape Town. Dopo 10 ore di viaggio mi accorgo che sotto di noi scorre lenta nella sua immensità, la Namibia. Il suo interminabile deserto color arancio spezza di netto il blù dell’Atlantico e ci accompagna per quasi 2 ore fi no a destinazione quando, interrompendosi improvvisamente per lasciare spazio ai rilievi verdi di Cape Town, ci comunica che siamo finalmente arrivati. Cape Town sembra quasi San Francisco al capo opposto del mondo, piena di colline, con pittoresche case lungo la costa e la zona vecchia del Waterfront, il porto commerciale. Chi è amante della fotogafia trova in Sud Africa la sua dimensione. Un sole splendente, cielo terso e temperature primaverili permettono di ammirare Table Mountain circondata da amanti del parapendio che scendono fi no sulle spiaggie e kite surfer che saltano tra le onde. Uscendo dalla città si arriva al Capo di Buona Speranza, una vista mozzafi ato sul mare, la parte dell’Oceano Atlantico più a Sud del mondo che poco più ad est si fonde con l’Indiano creando correnti ed onde impressionanti. Sud Africa emozione infinita. Si prosegue con la visita di Hout Bay, una piccola baia, riparo per i pescherecci della zona e dimora abituale di una gigantesca colonia di Otarie che fa da cornice al paesaggio circostante. Si riparte sulla strada che costeggia l’oceano, sferzata dal vento e dalle onde fi no ad arrivare sulle spiaggie di Boulder’s Beach dove si può ammirare una distesa di pinguini Jackass fermi a prendere il sole... lo spettacolo è incredibile!
Dalla costa sud di Capetown ci spostiamocon un volo di 2 ore, nella regione interna dello Mpumalanga; sembra di essere in un posto completamente diverso: piantagioni di frutta di ogni tipo si perdono tra una vallata e l’altra, montagne e canyon cambiano lo scenario e rendono il paesaggio variegato dopo ogni kilometro. Per arrivare a destinazione facciamo un lungo tratto di strada e a pranzo, deviando di qualche km dalla strada principale, ci fermiamo in una fattoria dove possiamo assaggiare una serie di specialità tutte provenienti dalla coltivazione dei proprietari. Arriviamo nello Mpumalanga dove rimarremo per 2 giorni. Il lodge che ci ospita, l’Hulala Lake Side, è sulle rive di un lago, immerso nel verde con cottage singoli ognuno dei quali con la propria veranda in legno e due sdraio per rilassarsi. Il Blyde Ryver Canyon è una delle attrazioni del luogo. Gole non molto profonde dove scorrono diversi fi umi che si incontrano nelle insenature sottostanti e che nel corso dei secoli hanno modellato queste rocce; si formano piccole cascate e rapide che rendono lo scenario movimentato e vario. Ci fermiamo a pranzo in un’antica cittadina di minatori, dove possiamo mangiare degli ottimi pancake farciti con qualsiasi condimento. Rientriamo nel pomeriggio nel lodge giusto in tempo per una minicrociera nel lago con aperitivo al tramonto. Eccoci arrivati al clou del viaggio: il safari nel parco Kruger. I vari tour operator solitamente ospitano i clienti nelle riserve private, zone delimitate da recinzioni in cui abitano varie famiglie di animali. Viaggidea rende l’esperienza unica, prevedendo il pernottamento nello Shishangeni Lodge, una delle poche concessioni private direttamente all’interno del parco. Ai cancelli ci aspetta il nostro ranger Juluka (Gianluca per gli amici), che ci fa salire sulla jeep e ci immerge in un attimo all’interno del bush. Non facciamo in tempo a preparare le nostre refl ex che ecco il primo impala fermarsi davanti l’auto. Pochi metri più avanti alcune elefantesse scortano i loro piccoli verso una pozza d’acqua, mentre i maschi defi lati restano dietro a chiudere le fi la. Passiamo accanto ad una giraffa, che invece di allontanarsi si mette in posa, gira il suo lungo collo da una parte e dall’altra e sbatte le ciglia ad ogni scatto di foto. La quantità di animali che è possibile ammirare è molta, non a livelli della Tanzania o del Botswana, ma comunque importante vista la vastità del parco. Siamo al tramonto, ci fermiamoin una radura: è l’ora dell’happy hour. Ilranger prepara sul cofano motore unaselezione di vini e di carne secca. Brindiamodavanti al tramonto! Il secondo giorno è anche meglio del primo. Usciamo quando è ancora buio e possiamovedere l’alba mentre giriamo nelparco alla ricerca dei leopardi; ci imbattiamoin 2 splendidi leoni, madre e figlio, che sonnecchiano in mezzo allastrada. Spegniamo il motore e rimaniamoli, ad ammirarli per un tempo indefinito. Non ce ne andiamo fino a quando non decidono di alzarsi (tanto per farcapire che noi siamo gli ospiti e loro ipadroni di casa). La cena dell’ultima sera la facciamo all’interno del boma,uno spiazzo di sabbia dove al centrosi accende un enorme fuoco e intorno trovano posto gli ospiti del lodge che possono gustare carne di antilope, impalae rinoceronte cotte sulla griglia. Prima di rientrare in aeroporto per tornarea casa abbiamo il tempo per fermarciin un piccolo villaggio ai marginidi una strada statale. Non è un’escursione turistica creata ad hoc, non cisono bancarelle di souvenir o fotografiche immortalano il momento. Abbiamo trascorso qualche ora con questepersone, si parla con loro e si imparacome si puo’ esser felici anche in postidove non c’è spazio per la felicità. Ora se il mal d’Africa vi ha contagiato siete pronti per partire.
I “Tour Voyager”sono l’espressione della “philosophy”di Viaggidea: la cura per i dettagli e lapersonalizzazione dei servizi sono lelinee guida di questi itinerari. Realizzareun prodotto come i “Tour Voyager”non significa solo elencare una seriedi destinazioni ma conoscerle a fondo ed offrire quindi la massima qualità riservandoai clienti in loco tutti i minimi dettagli che possono fare grandi differenze. I tour Voyager sono dedicati esclusivamenteai clienti Viaggidea.
Vi aspettiamo in agenzia.
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